LA CAMERA DI SABBIA
ovvero un finestrino di un treno all’opposto.
Immaginate di avere un set fotografico della vita che vi scorre davanti….in orizzontale, proprio come questo foglio.
Non dovete fare nulla se non scegliere il soggetto, il momento, l’impostazione della macchina fotografica, l’inquadratura e il taglio di luce adatto all’ INTERPRETAZIONE DELLA REALTA’ che avete scelto.
E’ stato come se tante storie si rivelassero nella loro naturalezza, senza posa, senza consapevolezza di ciò che stava accadendo nella mia mente.
Il risultato è uno spaccato di una comunità IN MOVIMENTO, DI CORSA, CON CALMA, DA SOLI, IN COMPAGNIA.
Una serie che ho voluto intitolare “La Camera di Sabbia”.
Sabbia come il tempo che ci scivola tra le dita, come il posto dove ognuno dei protagonisti, passando davanti al mio finestrino, ha posato i piedi che a volte non si vedono per una scelta di inquadratura.
” LA CAMERA” è quindi lo spazio creato tra me e loro.
Ora siediti, sfoglia, osserva e prova ad immaginare i pensieri e le parole di questi protagonisti, diventando tu stesso/a protagonista di questo racconto.